Comitato Campano: Zigarelli “uomo morto in cammino”.
Al Comitato Campano della Lega Dilettanti c’è una situazione paradossale. C’è un presidente, Zigarelli, che formalmente è stato eletto nel gennaio del 2024, con una maggioranza bulgara. Ma anche i ragazzini dei Primi Calci sanno bene che Zigarelli non rappresenta nessuno. E’ stato scelto, diciamo bonariamente imposto da Cosimo Sibilia.
Un presidente, Zigarelli, che è stato prima deferito per una stupidaggine (teoricamente è un reato sportivo gravissimo, in pratica è una scemenza) per fregare Sibilia. Poi praticamente assolto con una sentenza farsa (anzi, una non sentenza) perché aveva promesso di scaricare Sibilia.
Perché nel frattempo è successo che Sibilia è stato tradito da Gravinna, che ha disatteso una parola data, di più, una carta firmata. E la priorità di Gravina a quel punto è stata trovare il modo di cacciare Sibilia dalla LND. Operazione riuscita, con una mossa che va raccontata. Non spiegata perché una sua spiegazione razionale non ce l’ha. Quattro mesi fa all’unanimità il Consiglio della LND ha approvato la previsione di bilancio presentata da Sibilia. Poi, dopo che la stessa previsione è stata corretta, con un miglioramento di 700mila euro, i consiglieri prima del voto hanno firmato un documento in cui annunciavano che avrebbero bocciato il bilancio. Zigarelli è stato tra i firmatari. Magari questa cosa gli garantirà la sopravvivenza per qualche altro mese, magari fino alla scadenza del suo mandato, nel 2024. Magari riuscirà, in FIGC sono maestri in certe cose, anche a farsi perdonare lo strafalcione fatto tra Giugliano, Casoria e Torre Annunziata. Per adesso un tribunale civile gli ha dato torto. Ma la FIGC ha i suoi tempi…
Il problema di Gravina è che le elezioni non sono vicinissime, ma prima o poi arriveranno. E lui non ha nessun uomo per la Campania. Zigarelli avrebbe il tempo di farsi proseliti. Ma…
Purtroppo ha rotto anche coi i dipendenti del Comitato, che hanno denunciato la sua vice, Giuliano Tambaro per comportamento anti-sindacale. C’è un comunicato del sindacato durissimo contro di lei. Chiariamo: quel documento è aria fritta. Ma è servito a mettere nero su bianco certe cose: i dipendenti non stanno con l’attuale dirigenza. Zigarelli non ha al momento una sola società dalla sua parte, non ha neanche i dipendenti che storicamente nei momenti bui hanno sempre mandato avanti le cose. L’idea che possa in due anni conquistare la maggioranza per essere rieletto è francamente improbabile. Nel calcio ci sta tutto, per amor di Dio. Abbiamo visto un presidente federale che firma un accordo, impegno scritto, e poi lo disattende. Ci può stare tutto. Ma è terribilmente difficile.
In Campania per altro non c’è una elezione diciamo normale addirittura dal 1992. Nel 1992 però c’era Pastore, all’epoca semplice dipendente, che aveva un consenso enorme tra le società. Al punto che col suo scheramento ebbe la meglio addirittura su Gerardo Gogna, all’epoca dei fatti vice-presidente della LND, uomo di fiducia di Elio Giulivi, potentissimo presidente di quella Lega. Vinse Pastore, Giulivi gli rese impossibile la vita. Alla fine i due, che non si sono mai amati, arrivarono ad un accordo. Nel 1994 fu eletto presidente regionale Cosimo Sibilia. Ma l’ultima vera elezione si è avuta quasi 30 anni fa.
Oggi in Campania non c’è un solo uomo forte. O forse si, Sibilia, che può sempre dimostrare che è stato fatto fuori con una porcata. Gravina ha le mani legate. In questo momento non può commissariare il Comitato. Non perché gli freghi di Zigarelli. Ma perché non ha nessun uomo suo da porre alla guida. Certo, il Commissario arriverebbe da Roma. Ma servirebbe un vice-commissario operativo. E lui non ha nessuno. Zigarelli resta lì, ed è ovviamente esposto ad attacchi di tutti i tipi. Per altro non mancano ooccasioni per farlo, sia ben chiaro.
E veniamo all’attualità stringente. E’ nato un Comitato Promotore per la Rinascita del Calcio Dilettantistico e Giovanile della Campania. Il Coordinamento di questo Comitato è stato affidato all’avv. Giulio Jacoviello. Jacoviello, a differenza di Zigarelli, ha un suo passato al Comitato. Non avrà una marea di società alle spalle, ma un suo consenso lo ha sempre avuto. Per anni è stato Consigliere.
Questo Comitato non ha alcun potere, ovviamente. Ma la politica federale si fa in questo modo. Si crea un Comitato, e si cominciano a fare incontri con le società. Jacoviello può muoversi bene in questo ambito. State certi che prima o poi verrà fuori qualcun altro. Sibilia al momento ufficialmente è fuori da tutto, ma Gravina sa bene che non è così.
Come se ne può venire fuori? Per assurdo Sibilia ed i suoi alleati, diciamo anche l’avv. Jacoviello, possono permettersi il lusso di aspettare due anni. Con Zigarelli lasciato più o meno da solo a combinare disastri. Di certo la FIGC, per dirne una, non può licenziare tutti i dipendenti del Comitato. Il presidente è in rotta con tutti. Tra due anni ammesso e non concesso che Zigarelli si candidasse verrebbe impallinato.
Chi non può permettersi questo lusso è Gravina. Che però ora come ora non può neanche commissariare il Comitato, l’abbiamo detto prima.
Situazione ingarbugliata come non mai. Ci vorrebbe un chiarimento ai massimi livelli, come nel 1994 ci fu tra Giulivi e Pastore. Ma al momento non se ne parla. Vedremo.
Per fortuna in genere questi problemi dirigenziali non hanno peso sull’attività. In Campania i campionati si sono sempre svolti con regolarità, anche quando c’era la guerra vera. I dipendenti del C.R.Campania tradizionalmente sono i migliori in circolazione. Se li lasciano in pace i campionati vanno avanti.
Ma, tornando alla notizia di cui prima, quella della nascita di un Comitato contro Zigarelli, è chiaro che si tratta di un altro elemento che arriva a turbare i sonni a Gravina e Zigarelli, alleati improbabili, nel nome dell’attaccamento alla rispettiva poltrona.
Seguiremo con attenzione l’evolversi della situazione.