Apollo Napoli, gli azzurri sulla luna
Tredici bellezze. Tant’è il vantaggio del Napoli, immutato, sulla più famelica delle inseguitrici, l’Inter di Inzaghi che ha steso uno dei Milan più strampalati di sempre nel derby delle deluse. La vittoria in terra di Liguria, contro uno Spezia combattivo assai nel primo tempo, ma agnellino nella ripresa, è un’altra tappa fondamentale nel percorso scudetto. Se negli anni passati si diceva che la Juve uccideva i campionati, dominandoli con ampi vantaggio già sotto i freddi invernali, il Napoli questa stagione se la sta letteralmente divorando.
Ogni timore della vigilia è stato scongiurata dall’ennesima prova di forza dei ragazzi di Spalletti. Scesi in campo in formazione tipo, poi un paio di aggiusti in corsa e dopo un primo tempo di vera difficoltà, hanno dilagato nel secondo. Un dato di fatto molto positivo per il Napoli è che a differenza del passato, quando spesso finiva per andare in vantaggio per poi farsi rimontare, quest’anno è un po’ l’opposto. In più gare ha iniziato in sordina per poi esplodere nei secondi 45′ o nel finale. Non a caso due decisivi scontri diretti con Milan e Roma sonos tati entrambi risolti nelle ultimissime battute e tutti e due da un guizzo di Giovanni Simeone.
Fanno i conti le avversarie di turno con un Napoli quindi in versione piuttosto diesel. Alla distanza è divenuto letale. Virtù delle squadre mature, che non mollano. Fredde al punto giusto. Che sanno colpire quando è il momento. Approfittando di ogni leggera sbavatura altrui. In quell’attimo di distrazione o rilassamento ecco che i punteri di Spalletti affondano gli artigli. Roba d’alta classe.
A La Spezia, l’inizio azzurro è stato tutto imprecisione e disordine, nessuna palla gol costruita ad arte. Le marcature dello Spezia sono state asfissianti e di spazio ce n’è stato poco o nulla. Una gara insomma incastrata fra una rivale che ti impediva di far gioco e le prime donne un po’ impacciate.
Poi la musica è cambiata, da copione, ad inizo ripresa. Benemerito calcio di rigore. Ha tirato Kvara stavolta. E la maledizione del dischetto sfatata. Vantaggio sofferto in una partita sino ad allora ferma e che trasmetteva qualche cattivo pensiero.
Ma il Napoli quest’anno è più forte di ogni illazioneo paura. Il vantaggio ha fatto rima con coraggio. E scioltezza. Difatti nella ripresa gli azzurri hanno poi preso in pugno la gara. Possesso palla, pressione e dominio nella metà campo ligure. Il raddoppio arrivava eccome. La circostanza che metteva in frigo i tre punti della serie: su una palla che spiove Osimhen si travestiva da avvoltoio e la metteva nel sacco, facilitato da una scombiccherata uscita del portiere avversario. Due a zero. Ed è fatta. Anzi. Nuovo pasticcio spezino e 3 a 0 ancora del nigeriano. Il quale balza con impeto a quota 16 gol in campionato. Un bottino stupefacente e che purtroppo già da mesi lo ha reso bramoso oggetto del desiderio della nobiltà inglese della Premier. Per fine stagione dopo la presumibile festa scudetto si prevede un tira e molla non facile per Adl per trattenere il cannoniere a Napoli. Ma si vada a piccolo passi. Prima, come accennato, con larghe probabilità ci sarà un carnevale come mai visto neppure a Rio per il terzo tricolore, augurasi. Al futuro dopo.
Le attese di una riscossa rossonera che potesse frenare l’Inter sono intanto sfumate. Ma il Napoli resta sopra ai nerazzurri di ben 13 punti. Un abisso, nonostante la discontinua squadra di Inzaghi dia segni di rinvigorimento. Immutato il vantaggio rispetto a sette giorni fa, con la differenza di una partita in meno in calendario.
Non c’è nulla da fare. Questa stagione è marchiata Napoli. Il suo predominio è un viaggio intergalattico.