C’è un annedoto su Natan che lo portò quasi a mollare col calcio

Di Angelo Tortora

 

Da bambino Natan frequentava la scuola calcio dell’associazione sportiva Tubarao, in Brasile. Lo scrive in un focus sul giocatore il Corriere dello Sport: “E poi una parrocchia che organizzava anche un po’ di spettacoli, di recite, e così la passione gli è rimasta insieme con l’amore per il pallone e con una fede incrollabile.

Nella vita ne ha passate tante: ultimo di quattro figli, la povertà, un fratello (Felipe) sulla sedia a rotelle a cui è legatissimo e a cui si ispira, la tentazione di smettere in preda a un crollo personale prima di trasferirsi al Flamengo e la fortuna – o il miracolo – di scampare al tremendo incendio che l’8 febbraio 2019 distrusse il convitto del Fla, rubando anche la vita di dieci compagni d’accademia”. 

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