Manfredi chiude la porta al passato: in Giunta vuole solo nomi nuovi

Dovrà attendere qualche giorno in più del previsto Gaetano Manfredi prima di essere proclamato sindaco di Napoli: sulla convalida del risultato elettorale pesano diverse contestazioni ai verbali redatti dai presidenti di seggio. Schermaglie che non mettono in discussione l’esito del voto, ma che inevitabilmente allungheranno i tempi necessari all’ufficio elettorale per convalidare i risultati, quasi certamente fino alla fine della settimana prossima. Tempo in più che Manfredi potrà utilizzare per lavorare alla giunta di alto profilo con la quale intende affrontare la sfida dei prossimi cinque anni a Palazzo San Giacomo, e che l’ingegnere prestato alla politica stimava di poter presentare nel giro di due settimane. “Alzare l’asticella della qualità” è lo slogan che il professore di Nola ripete ai suoi interlocutori politici.

Ieri Manfredi ha avuto una serie di contatti con gli esponenti dei partiti della coalizione, sia a livello locale che nazionale, per parlare della squadra. A tutti è stata ribadita la volontà di formare una giunta di livello, sacrificando gli interessi personali. Non ci sarà posto per gli uscenti, come l’ex assessore allo Sport con de Magistris, Ciro Borriello, oggi transitato nelle fila dei Cinque Stelle: “Ci darà una mano come consigliere comunale”, ha tagliato corto l’ex rettore.

In attesa di poter entrare a Palazzo San Giacomo da sindaco a tutti gli effetti, Manfredi sta lavorando anche alle prime uscite pubbliche selezionando gli inviti che sono arrivati tra ieri e oggi. Fitta l’agenda: da un lato la formazione della giunta, dall’altro la necessità di partire subito col piede giusto una volta proclamato sindaco senza perdite di tempo. In questo senso vanno inquadrati i frequenti contatti con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Programmazione Economica, Bruno Tabacci, e con altre figure di spicco della burocrazia ministeriale per far decollare quel patto per Napoli che l’ex rettore vuole attuare sfruttando i fondi del Pnrr (“Sono certo che arriveranno” ha detto).

Infine il territorio: martedì Manfredi ha compiuto la sua prima uscita stringendo la mano ai commercianti della Galleria Umberto. E in queste ore ha avuto contatti con tanti protagonisti della società civile partenopea, dal patron del Napoli Aurelio De Laurentiis (“Se il Napoli vincesse lo scudetto sarei l’uomo più felice del mondo” l’auspicio del neo sindaco) agli industriali. Da registrare anche un colloquio telefonico con il vescovo della città, don Mimmo Battaglia. In una giornata ricca di incontri, Manfredi ha ricevuto la visita del sindaco di Firenze, Dario Nardella. Al centro del colloquio comuni politiche in tema di turismo. L’idea è quella di creare un asse tra città d’arte tra le più belle al mondo, come Roma, Napoli e Firenze.

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