Salvini-Giorgetti, è tregua armata tra le due anime della Lega
Matteo Salvini avvia una ‘Fase due’ per rimettere al centro il ruolo politico della sua leadership, avendo un maggior controllo sul governo come sul partito. Con Mario Draghi ci parlerà lui, una volta a settimana. Un po’ come capitava nei celebri caminetti del lunedì ad Arcore tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, Salvini punta ad avere “un rapporto diretto” con ‘SuperMario’. Un risultato che sarebbe frutto di una complessa mediazione con l’anima moderata del partito rappresentata da Giancarlo Giorgetti e dai governatori del Nord. Il “Capitano” vorrebbe farla finita con le troppe intermediazioni che, a suo giudizio, hanno provocato negli ultimi tempi equivoci e malintesi su tanti dossier. Sarebbe eccessivo parlare di un tentativo di commissariamento di Giancarlo Giorgetti che infatti continua a essere il capo della delegazione leghista al governo. Con questa mossa, però, il Segretario diventa di fatto una sorta di “quarto ministro”, nemmeno tanto ombra, e cerca di riprendere una centralità politica forte. Non è possibile – è il ragionamento generale – limitare il suo ruolo ad abile ‘compaigner’, disponibile a fare comizi come una pallina impazzita lungo tutta la penisola, ma poi non essere presente a Roma nei passaggi politici che contano. Questa è stata la strategia spiegata durante una riunione franca ma cordiale con Giancarlo Giorgetti e Massimiliano Fedriga, nel suo studio di fronte a Palazzo Madama, con l’obbiettivo comune di trovare una sorta di mediazione con l’ala cosiddetta “governista”. Ovviamente solo il tempo dirà se questa svolta porterà a una pace duratura o solo, come sembra ora, una tregua armata,anche se l’opinione di tutti è che non è questo il momento di strappi e scontri intestini. Nel frattempo Salvini riprende in mano anche l’organizzazione del partito: ieri aveva annunciato che la “ricreazione era finita”. E oggi ha strigliato i coordinatori regionali dopo la scoppola elettorale. Una riunione definita “muscolare” da alcuni partecipanti in cui il segretatrio ha esortato tutti a darsi una mossa, di stare attenti alla classe dirigente locale, a lavorare a stretto contatto con il proprio elettorato dando risposte concrete sul terrirorio. La prima mossa è ripartire con Congressi delle sezioni, in modo da riprendere il rapporto con la base, già nelle prossime settimane.