Rimettetevi comodi: Rivieccio dà spettacolo all’Augusteo

Cosa si aspetta chi assiste ad uno spettacolo di Gino Rivieccio? Semplice: di passare due ore col sorriso sulle labbra. Ed allora diciamolo subito: “Rimettetevi comodi”, lo spettacolo che ieri è andato in scena all’Augusteo, non tradisce le attese. Due ore a ridere, intervallo compreso, a ridere.

Rivieccio è attore conosciuto. Nessuno dubita della sua abilità di stare sul palco, della sua capacità di improvvisare. Ed anche questa volta ha mantenuto fede alle premesse/promesse della vigilia. Era teso prima dell’inizio. “Non è la prima assoluta di questo spettacolo, ma è la prima a Napoli”, ha poi detto nel salutare il pubblico che lo stava applaudendo. Una tensione giusta, che è tipica dei grandi, di coloro che non sottovalutano l’impegno preso col pubblico.

Certo, ci sarà anche qualcuno che avrà storto il muso. Chi si aspettava un genere nuovo di show avrà da ridire. Semmai anche qualche battuta non era del tutto originale. Ma chi la pensa così è, a nostro avviso, in errore. Rivieccio è così: Chi va a vederlo a teatro lo sa bene. E lui non ha deluso le attese. Far ridere è la cosa più difficile del mondo. Oltre che una delle cose che fa meglio ad un essere umano. L’essere riuscito anche questa volta nell’intento è un titolo di merito.

“Rimettetevi comodi” è il classico “one man show”. E’ vero, oltre a Rivieccio sulla scena c’erano 12 orchestrali, la Minale Big Band. Di tanto in tanto appariva anche una ballerina/cantante, Federica Avallone. Ma il protagonista era uno solo. La band serviva di tanto in tanto per dare uno stacco tra una battuta ed un’altra. La musica serve sempre in spettacoli del genere. Rivieccio ha voluto esagerare. Invece di un chitarrista ad accompagnarlo ha voluto un’orchestra. Ma ci sta. Quanto a Federica Avallone sembrava avere il compito più che altro di far respirare il protagonista, dargli il tempo di bere un sorso d’acqua. Questo non vuol dire che orchestra e ballerina/cantante non siano stati bravi. Avevano, inevitabilmente, un ruolo di secondo piano.

In conclusione: se per voi andare a teatro significa passare due ore in spensieratezza, di puro divertimento, questo di Rivieccio è uno spettacolo da non perdere.

 

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