5 LUGLIO1984 , DIOS INIZIA AD ILLUMINARE IL SUO TEMPIO !

Era il 5 giugno di un mese di luglio caliente Mai caliente come lo fu giugno 1984 Dopo 30 giorni d’estenuante trattative fatti di fax, rifiuti , assensi e  litigi tra Juliano , direttore generale del Napoli ed ex capitano della squadra azzurra nonchè bandiera e salva Napoli e Gaspart principale antagonista nella cessione di colui che regalò 7 anni di magie ai napoletani Il tormentone estivo di quel caliente calcio mercato si concluse teoricamente alla mezzanotte del 30 giugno 1984 . Praticamente invece terminò alle 3 di notte del 1 luglio 1984 quando un diavolo di nome Corrado Ferlaino dopo aver dato una lauta mancia al custode della Lega sostituì un foglio di carta bianca con il contratto della persona di cui stiamo scrivendo Maradona Diego Armando nato a Lanus un sobborgo di Buonos Aires il 30 ottobre 1960 a 24 anni arrivò alle falde del Vesuvio per ammirare il golfo più bello del mondo , quello di Napoli . Il piccolo pelusa non pensava che un giorno potesse diventare il re di Napoli a soli 24 anni Salì le scale dell’allora San Paolo , ora dedicato a lui , tra un’onda di folla di giornalista che lo acclamarono . Appena salì le scale tutta la folla partenopea , anche quella presente davanti alla tv, che era accorsa per vedere da vicino colui che gli regalerà gioie , felicità ed infine dolore lo appludì e lo abbraccio con lo stesso calore con cui una mamma può abbracciare il proprio figlio . Lo vide palleggiare e tirare con quel magico sinistro il pallone in area e sentì le sue prime parole Poi ci fu il giro di campo Un giro di caampo trionfale come quello che dopo tre anni si verificò per l’arrivo del primo e tanto sperato successo Come Maradona passò dal buio degli spogliatoi alla luce del campo il Napoli passò dal buoi di anni di timori di retrocessioni alla luce della gloria Fu luce vera per 7 anni magici Dove si vinse due scudetti , una coppa Italia , nel 1986/87 ci fu il doublete ,la vittoria in coppa UEFAA a San Pasquale a Stoccarda nel 1989 e infine si concluse in bellezza per 5 ad 1 contro l’odiata vecchia signora Quello fu l’ultimo trofeo dell’era Maradona e anche del Napoli calcio 1926 Quel 5 luglio sarà sempre ricordato come il giorno in cui Napoli ed il Napoli videro una luce che splendeva in maniera luccicante Un amore che tra Napoli e Maradona non sarà mai spezzato e neanche la morte di Dios riuscirà nel tempo nel mondo Perchè DIOS è immortale e nel calcio Maradona fu il DIOS immortale per i napoletani che ancora oggi a giustissima ragione venerano amano come una mamma che ha perso il suo migliore figlio , quello che ha dato tanto e ha ricevuto poco ma nel cuore dei napoletani sempre ci sarà finche il mondo esisterà .

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