Juve Stabia-Picerno 3-2, Pagliuca: “Questa è la vittoria di tutti. Serie B? Dobbiamo farci trovare pronti”

Di Fabrizio Battipaglia  

Ultima giornata di campionato per il girone C di Serie C vinto con quattro giornate d’anticipo dalla Juve Stabia che oggi ha chiuso in bellezza vincendo 3-2 il match casalingo col Picerno (Murano 3′, Mignanelli 27′, Bellich 36′, 47′, D’Agostino 57′). Promozione in Serie B meritata per gli uomini di Pagliuca che hanno alzato la Coppa al cielo e festeggiato anche il record di punti in classifica. Mister, direttore sportivo e staff gialloblu sono intervenuti in conferenza stampa al termine dell’ultima gara di una stagione semplicemente indimenticaBile:

Direttore Lovisa, dopo Pordenone questa promozione in Serie B e l’esperienza in casa sua, è arrivato a Castellammare: adesso è certificato, c’è la Coppa. Qual è il suo pensiero al riguardo? A chi è rivolto?

“Penso che sia un’emozione bella perchè mi ha reso orgoglioso ma soprattutto rendere fiera una città intera è sicuramente motivo di gioia. Non volevo neanche venire in conferenza perchè il lavoro quotidiano lo hanno fatto lo staff e i giocatori. Fortunatamente è andata bene, poi è la seconda volta ma credo poco ai numeri. Dobbiamo pensare già al domani, stasera però ci godiamo la festa”

Mister, questa Coppa è sicuramente il risultato di un lavoro di squadra, quello che tu hai proposto all’inizio del campionato e hai mantenuto fede a questo. Sì che non ti piace parlare delle individualità ma oggi ci sono stati due dei tuoi difensori che hanno dato dimostrazione di una trasformazione del proprio ruolo per una fase offensiva attiva e reattiva. Bellich, otto gol da difensore, e tocchiamo record storici, Mignanelli quattro. Non è forse questo il segreto della vostra Juve Stabia? Duttilità e tanto spettacolo?

“È il lavoro di un gruppo splendido, di un gruppo che ha valori tecnici e morali incredibili, che ci ha reso fieri e ci ha dato la possibilità di vivere una quotidianità sempre bella e sempre con il sorriso sulle labbra. Forse questa è stata una delle nostre forze. Questa è la vittoria – cone ha detto il direttore prima – di Castellammare, e tutto quello che si è visto stasera è stato preparato da coloro che si vedono meno sul campo, ovvero la seconda squadra che ha fatto un lavoro eccezionale per creare uno spettacolo del genere: dal team manager Pino al segretario Enzo, al magazziniere Sebastiano, zio Vincenzo che ci apre i cancelli la mattina presto, Catello che è sempre sul pezzo. Ci tengo ad elogiare lo staff medico semplicemente splendido da Ciro, Mario, Gaetano fino ai dottori, persone eccezionali che ci hanno aiutato a recuperare i giocatori, che ci hanno dato veramente tanto. È la vittoria delle parti, dal Presidente Langella al direttore sportivo, ai direttori generali fino all’amministratore. La somma delle parti ha dato qualcosa in più della della reale somma e questo è stato un valore aggiunto secondo me”

Quando avete capito che effettivamente si poteva raggiungere un risultato del genere e non era più un’utopia, un sogno?
Poi volevo chiedere al Prof. La Penna e a Petrazzuolo cosa c’è di simile e cosa c’è di diverso rispetto all’altra promozione?

“La differenza non c’è nel senso che quando vinci è sempre bello. La differenza l’ha fatta indubbiamente il gruppo. Col Messina poi abbiamo capito che potevamo realizzare il sogno ma già a dicembre dopo la vittoria di Picerno il mister ci ha spronati a dare qualcosa in più perchè potevamo farlo. Per me – a prendere la parola è Amedeo Petrazzuolo, preparatore dei portieri – dopo la vittoria col Picerno perché era nel momento migliore della stagione visto che faceva punti con tutti e noi siamo andati lì facendo una prestazione importante e lì secondo me è stato il momento chiave della stagione”

Al direttore Lovisa volevo chiedere se a gennaio si sarebbe aspettato un impatto così devastante da parte di Adorante in termini di gol mentre a Nazzareno Tarantino la differenza tra l’assist a Corona da calciatore e il pareggio di Benevento quest’anno, due promozioni fondamentali…

“Per quanto riguarda Adorante noi ci siamo trovati a fine dicembre col mister ed era inevitabile che nel girone di andata qualche gol mancasse a questa squadra per provare a stare davanti fino alla fine perchè hanno segnato molti difensori, qualche centrocampista, poi ci è andata bene la scelta dell’attaccante. Però il nostro lavoro è così, viviamo alla giornata. Adorante si è inserito in un contesto di squadra già rodato. Penso che lui, Mosti e Pierobon abbiano giocato un po’ meno ma sia moralmente che tecnicamente ci hanno dato una mano. È normale che dovevamo completarci per arrivare fino in fondo. È stato bravo anche il Presidente a metterci a disposizione un buon budget perchè il 2 gennaio ci ha permesso di portare subito i giocatori qui così il mister ci ha potuto lavorare con calma”.

“Beh da calciatore e da allenatore sono sensazioni completamente diverse. Il destino ha voluto che vincessimo il campionato a Benevento ed è andata bene. Abbiamo festeggiato in anticipo e come ha detto il mister è stato fatto un lavoro grandissimo. Colgo l’occasione per ringraziare il mister che mi ha dato questa grandissima possibilità di entrare in uno staff di professionisti seri. Con Amedeo (Petrazzuolo) ci ho giocato insieme a Cava de’ Tirreni, gli altri li ho conosciuti tutti quest’anno e si è creata un’alchimia, un qualcosa di veramente speciale”.

Confermato il ds, confermato il mister, confermato lo staff tecnico, uno dei capitani anche, la storia insegna che nel calcio quando si fa una vittoria così bella cambiando poco si riesce forse a fare anche meglio. È questa la strada la squadra da seguire?

“Dipende, perchè vediamo l’esempio – non per smorzare l’entusiasmo – di Lecco e Feralpisalò e magari il Catanzaro primo in classifica, dipende sempre come si fanno le cose. È normale che le scelte da una parte dipendano anche dall’aspetto aspetto economico ma dall’altra ad esempio noi quest’anno non avevamo un budget da primi posti sulla carta quindi è normale che si alzi il livello dei direttori, allenatori e giocatori quindi dobbiamo cercare di aggiornarci ancora di più, cercare di fare le cose ancora con più attenzione”.

Una domanda al mister. Lei nell’arco di questo campionato ha sempre messo davanti a tutti il contributo che hanno dato i suoi calciatori in campo, il suo staff tecnico che stasera è qui con noi però poche volte ha parlato di sè stesso, dei tanti meriti che lei ha in questo campionato. In questa Coppa che avete portato stasera oramai ce lo può dire quanto c’è di Guido Pagliuca?

“Penso che sia stato un lavoro di squadra. Ci siamo confrontati per cercare sempre di migliorare ogni aspetto e trovare qualcosa di nuovo. Penso che il calcio di oggi sia in continuo aggiornamento e chi si ferma poi si trova in difficoltà come ha detto il direttore poc’anzi. Andiamo ad affrontare una realtà  migliore, non diversa, ma ci dobbiamo far trovare pronti, aggiornandoci, studiando sotto tutti gli aspetti, dando il meglio per questa città, per questa società. È normale che allenare un gruppo del genere ti dà un piacere enorme come vederlo giocare stasera così bene con 79 punti, il record di punti fatto qui a Castellammare dalla squadra più giovane del campionato e con un budget non di primissimo livello. Avere questi numeri e giocare anche stasera una partita così bella fa enormemente piacere e ti fa capire quanta bravura c’è in questi ragazzi perchè era più facile staccare che godersi lo spettacolo specialmente dopo aver subito il gol dell’1-0 invece si son rimboccati le maniche, hanno giocato contro una squadra forte, contro una bella realtà e hanno fatto una grande partita”.

Raggounto l’obiettivo ora se ne pongono subito altri?

Ora dobbiamo staccare un attimo e capire come prepararci per la serie B. Indipendentemente dalla convinzione che abbiamo di quello che vogliamo fare come squadra sul campo penso che bisogna ripartire dall’umiltà come qualità principale all’interno del nostro gruppo e dello staff tecnico”

Amedeo (Petrazzuolo), tu di parate ne hai fatte tante, ricordiamo quella contro l’Acireale fatta su Terracciano in pieno recupero che ci regalò la salvezza. Qual è stata secondo te la parata più bella fatta da Thiam nel corso del campionato?

“Ne ha fatte un bel po’ soprattutto nel girone di andata però secondo me la più bella è stata la doppia parata col Monopoli”.

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