Spalletti: a Firenze per mostrare la nostra forza
Un punto in due partite di Europa League, 18 in sei partite di serie A. Domani a Firenze Luciano Spalletti ha le idee chiare per passare la pausa di campionato in vetta: “Dobbiamo andare lì a dimostrare di essere una squadra forte. Sappiamo che la Fiorentina è una grande squadra, ma il risultato con lo Spartak non cambia nulla, avremmo affrontato comunque un avversario contro cui ci vuole la nostra qualità totale”. Vuole vincere il tecnico del Napoli, vuole dimenticare una partita europea che “dimostra – spiega – la differenza sottile tra dominare una gara e poi dopo un episodio subirla totalmente. Ora tutti sono a cercare la rottura dell’incantesimo del Napoli, ma non si tratta di che strada ha fatto Cappuccetto Rosso, si tratta di andare a Firenze a mostrare chi siamo”. E il tecnico lo farà con il suo Napoli migliore, dopo aver provato un po’ di turn over contro lo Spartak Mosca, ma dopo l’espulsione di Mario Rui è stato costretto a cambiare i piani che prevedevano anche gli ultimi 20′ per Mertes. Il belga “sta bene, come Ghoulam”, spiega Spalletti che li porterà entrambi a Firenze, allargando la rosa, ma è pronto a puntare sulla formazione base con Politano, Zielinski e Insigne pronti a innescare Osimhen, i muscoli e il cervello di Ruiz e Anguissa e la difesa con Rrahmani in coppia con Koulibaly. Spalletti sa che questo suo Napoli ha personalità e vuole vederla: “abbiamo analizzato – spiega – quello che è successo e le due fasi della Fiorentina, abbiamo avuto poco tempo, ma la mia squadra ha una sua identità. Il premio della Lega da allenatore per spettacolo ed efficacia devo portarlo nello spogliatoio, va condiviso con i calciatori. In fondo il Napoli è una squadra che anche negli anni precedenti ha fatto bene, è già stata lavorata, sa come si comporta una big”. Ma una big è anche la Fiorentina quest’anno: “Per me – dice Spalletti – era una sorpresa negli anni scorsi quando non riusciva a stare nelle posizioni nobili. Hanno una storia importante e oggi sono allenati molto bene da Italiano che ha fatto vedere di saper fare questo lavoro, quindi ci vorrà forza e qualità totale, dovremo avere personalità e tecnica, giocare palla veloce e precisa e saper agire da squadra quando subisci l’aggressione”. Ma delle qualità Spalletti se le aspetta anche dai tifosi e decide di dirlo chiaro, lui toscano allenatore del Napoli, prima di una gara che ha visto spesso tensione tra le due tifoserie: “I tifosi di Fiorentina e Napoli – dice – possono insultarsi quanto gli pare ma devono sapere che sono gemellati dall’amore e dalla passione per la loro squadra. Sono tifosi quasi al 100% per la squadra della propria città e indirizzare la passione contro un nemico è una cosa grave. La passione si combina con l’amore, se invece diventa inutile e distruttivo si disperdono energie da mettere a disposizione della loro squadra”.