SEI CAMBI E NON ACCORGERSENE: ALTRO SHOW E PRATICA CHIUSA IN 15′

Di Angelo Tortora

 

Altra gara, altro show, altri record. Il Napoli ha offerto un’altra serata di devastante superiorità calcistica liberandosi in appena un quarto d’ora dei Rangers, centrando la quinta vittoria su cinque gare di Champions e soprattutto portando a 12 la striscia di vittorie consecutive (persino il Napoli di Diego si fermò a 11). Certo, non c’è ancora la certezza del primo posto nel girone, ma la squadra di Luciano Spalletti potrà presentarsi ad Anfield nella lussuosa posizione di poter perdere anche con tre reti di scarto e chiudere comunque sopra i reds di Klopp, come capita raramente e ha sottolineato con orgoglio il tecnico dei partenopei: “Strano non essere ancora primi? Se c’è il Liverpool è strano essere lì in cima, è l’opposto (ride, ndr), le valutazioni vanno fatte correttamente. E’ una finalina che la squadra s’è guadagnata con tanta fatica, sarà bellissimo andare lì senza tensione”.

La forza della rosa
Spalletti s’è presentato cambiandone sei e senza risentirne minimamente. Anzi, sono state le cosiddette seconde linee (ma guai a chiamarle così in presenza del tecnico) a brillare, confermando la solita fame ed il pieno inserimento nei meccanismi di squadra. Dopo tre partite senza neanche subentrare, il Cholito ha chiuso i giochi con una doppietta in un quarto d’ora e abbassando la media personale ad un gol ogni 60′. La terza rete l’ha firmata Ostigard, schierato per far rifiatare Juan Jesus, ma già tra i migliori fino a quel momento pure senza gol. Raspadori a sinistra non ha demeritato, stringendo spesso e ritrovandosi più volte da sottopunta, e Mario Rui e Politano, in campo

nell’alternanza solita con Olivera e Lozano, non hanno sottovalutato l’impegno e si sono confermati tra i migliori.

In sette freschi per il Sassuolo
Sabato alle 15 il Maradona sarà di nuovo pieno per il match col Sassuolo e le rotazioni di Spalletti permetteranno di avere freschi elementi come Lozano, Osimhen e Kvaratskhelia, ovvero l’intero tridente che agirà dal primo minuto. In mediana vale lo stesso discorso per Zielinski, probabilmente Anguissa che non è stato rischiato ieri, così come in difesa con Juan Jesus e Olivera. “Se cambi 6 giocatori ed il risultato è questo, anche a Liverpool potremo usare forze fresche e fare ugualmente una gara di livello – le parole di Spalletti in conferenza – perché è difficile recuperare in così pochi giorni. Tutti hanno imparato il meccanismo e sopportano quando non vengono scelti sapendo che possono dare di più quella prossima”.

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