Addio Sinisa ! Un uomo vero ma veramente vero !

Sciascia nel: “Giorno della Civetta “divise gli uomini in tre categorie Uomini, uominicchi e quaqquaraquà Lui era un uomo, vero, ma veramente vero Lo diventò soprattutto in Italia con il tempo A Belgrado fece parte di una delle squadre più forte d’Europa, la Stella Rossa di Belgrado La squadra del regime vinse la Coppa dei Campioni nel 1991 ai rigori In quella squadra cerano fior fior di giocatori Pancev, il centravanti goleador di annata. Lakicevic il talento fatto giocatore, Stankovic, Katanec e soprattutto un centrocampista che al posto dei piedi ci aveva la dinamite Ogni sua punizione era una gioia per la squadra serba e una croce per gli avversari Poi arrivò la Roma Una Rometta che con Ciarrapico si fece bello comprando il mediano biondo riccioluto Tanto riccioluto e sorridente che fu soprannominato:” Barbi “Non fu una buona annata per il leoncino serbo. Leoncino serbo che preferiva il campo delle disco a quelli verdi dell’Olimpico giallo rosso Era giovane , bello e se lo poteva permettere Due anni 54 presenze ed un goal Fu ceduto alla Sampdoria dove regnava il primo fratello di Sinisa Roberto Mancini Alla Samp il suo score aumenta 112 presenze e 12 goal 12 perle su punizione 12 come si dice Cagliose che mandavano in estasi la gradinata dei blucerchiati Con Mancio s’instaurò un rapporto di fratellanza Rapporto di fratellanza che dopo si trasformò in rapporto di lavoro e vittorie Dalla Sampdoria il Leone serbo si trasferì nella capitale sponda Lazio La sotto l’Aquila bianco celeste visse dal punto calcistico i suoi migliori anni Intanto era maturato , era diventato un uomo. Un uomo che aveva trovato un padre putativo Eriksoon, un presidente imprenditore come Cragnotti, e ritrovò Mancini l’amico fraterno Vinse coppa Italia, e soprattutto lo scudetto beffando l’odiata da tutti vecchia signora all ‘ultimo respiro. Successivamente all’Inter vinse scudetto e coppa Italia Fini la carriera da giocatore e iniziò con la stessa grinta quella di vice Prima Firenze con Mancio e con Bobby vinse con l’Inter scudetto e coppa Italia Poi la coppia si staccò solo professionalmente Il Leone serbo iniziò ad allenare Prima Bologna , Catania , Fiorentina , Torino Milan e Serbia , Sampdoria e alla fine Bologna Il carattere quello di un hombre vertical Mai era sceso a compromesso anzi Con i ragazzi è stato sempre corretto e vicino a tutti Non era uno stratega della panchina ma era guidato dal fuoco serbo Come da giocatore così da allenatore  In difesa sempre dai suoi ragazzi da cui pretendeva il massimo . A Bologna gli ultimi anni di vita come uomo e come allenatore A Bologna riuscì nell’impresa di salvare il Bologna di raggiungere l’Europa. A Bologna però ricevette la brutta notizia La malattia scoperta per caso lo fa piangere ma non lo abbatte Ci vuole ben altro per un Leone come lui. Affidò al suo vice il Bologna Ma lo condusse dal letto dell’ospedale, là dove lottava contro il bastardo come lo definì lui Fu così che torna in panchina al Bentegodi e guida il Bologna alla salvezza piena. In una sfida prima del Napoli afferma che il suo desiderio fosse quello di vedere il Napoli vincere il tricolore Quel Napoli che all’ addio di Benitez volle Sinisa come prima scelta ma non se ne fece nulla e arrivò Sarri Con il mister di Filigne Valdarno s’instaura una vera amicizia al di là della colleganza Sinisa stima Sarri come uomo , vero genuino e sincero e come mister preparato Quest’anno inizia male il campionato Intanto la malattia avanza talmente che anche i felsinei vengono influenzati Viene esonerato e lui torna solo Lotta fino alla fine contro il bastardo Ma negli ultimi tempi il bastardo prende il sopravento Oggi alle 15.10 la triste notizia che Sinisa ha perso la sua battaglia Lascia una moglie , tanti figli e una nipotina Lascia tutti coloro che hanno stimato questo giocatore e questo uomo Ma lascia un grande insegnamento Quello che nella vita non bisogna mollare mai ma lottare Sciascia divideva il mondo in Quaquaraquà , Uominicchi e Uomini Lui era un uomo ma un uomo vero Addio Sinisa Salutaci Diego , un altro genio ed uomo vero e Pablito Ci mancherete tutti e tre ,n

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