Napoli, Di Lorenzo: Fascia da capitano? Un orgoglio ma anche una grande responsabilità. Scudetto? Una grandissima opportunità”

Di Fabrizio Battipaglia

Giovanni Di Lorenzo, difensore e capitano del Napoli, è stato intervistato sui canali ufficiali della Lega Serie A.

Ecco quanto dichiarato dal calciatore azzurro:

Sul momento magico della squadra

Immaginare una prima parte di stagione così era veramente difficile, stiamo facendo qualcosa di eccezionale, raccogliendo i frutti del lavoro che abbiamo svolto in estate, durante il ritiro, e che continuiamo a svolgere quotidianamente. Nello spogliatoio si é respirata da subito un`atmosfera molto bella con tanti giovani che hanno voglia di poter dimostrare di far parte di questa squadra dopo un`estate particolare con diverse partenze importanti. La consapevolezza di poter fare bene é nata partita dopo partita, ora sta a noi continuare così.

 

La fascia da capitano

Essere il capitano è qualcosa che mi riempie di orgoglio e di responsabilità: quando il mister ha deciso di darmi la fascia sono stato contento e ancora di più per l’approvazione degli altri compagni a cui toccava forse più di me, penso magari a Meret, Zielinski o anche Fabián Ruiz a inizio stagione. Ricevere tanti attestati di stima mi ha reso felice. È un compito importante e difficile, cerco di meritarmi la fascia ogni giorno per rappresentare al meglio questo splendido spogliatoio.

 

Napoli fondamentale per la sua crescita

Sono cresciuto tanto qui, come calciatore e come persona: sono stato molto fortunato ad avere grandi allenatori come Ancelotti, Gattuso e Spalletti e grandi compagni di squadra. Da tutti ho appreso tante cose che mi hanno fatto crescere, sia dentro che fuori dal campo.

 

Sulla posizione in campo

Si è una cosa su cui lavoriamo molto in allenamento, l`alternanza di posizioni non dà punti di riferimento agli avversari. Negli ultimi anni il ruolo del terzino è cambiato molto e si cercano sempre più soluzioni per mettere in difficoltà chi ci sta davanti. Il calcio è in evoluzione e il mister è bravissimo a trovare nuovi spunti e nuove idee per metterci sempre nelle condizioni di esprimerci al meglio.

 

Il vizio del gol

Come tutti i bambini sognavo di fare gol, per quello ho iniziato da attaccante e da lì è nato il soprannome di “Batigol”, perché, modestamente, segnavo sempre (ride). Poi piano piano il mio raggio di azione si è spostato all`indietro, ma sono felicissimo così!

 

La carica dei tifosi

Quest’anno più che mai il `Maradona` ci sta dando una mano enorme. Si percepisce la passione dei tifosi che ci spinge a fare il massimo in ogni partita, è un po’ come se si potesse toccare. Possiamo solo ringraziarli. E poi mi sono accorto che l’umore della città dipende dal nostro risultato e questo ci dà una responsabilità e uno stimolo ancora più grande.

 

Sullo Scudetto

Sarei falso a dire che non abbiamo una grandissima opportunità quest’anno, ma manca tantissimo e non dobbiamo mollare di un centimetro. Dobbiamo stare concentrati solo sul lavoro che è la cosa che ci ha permesso di essere primi in classifica a questo punto del campionato.

 

Sulla gara di domenica con lo Spezia

Lo Spezia sta facendo bene: ci ricordiamo ancora la partita dell’andata, molto difficile, in cui siamo riusciti a segnare solo alla fine. La prepareremo nel modo giusto e cercheremo di mettere in campo sempre le nostre qualità per cercare di portare a casa il risultato e la vittoria.

 

 

 

 

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