Azzurri sempre più irresistibili. Anche la fatal Empoli è un lontano ricordo

Primi. Primissimi. Sempre assoluti dominatori e onnipotenti Dei lassù nell’Olimpo del calcio. Al Napoli dei record, delle stelle, delle imprese impossibili non esiste sinora argine. Ed anche ad Empoli è stata vittoria schiacciante. Imperiosa. Secco 2 a 0 come a Francoforte nel magico martedì grasso di Champions. Gli incubi che potessero ripetersi la sfiga ed i pasticci della scorsa stagione, allorché i toscani fecero bottino pieno contro un desolato ex Spalletti, sono stati scacciati via in un baleno. Nel passato il Napoli si trovò sopra di due gol eppoi se ne segnò tre da solo. Fu un pomeriggio da psicodramma. Oggi è fiorito il due a zero e due a zero è rimasto. Il gruppo Spalletti ha acquisito quest’anno tenacia e maturità da mettere all’asta da Christie’s.

Meno di venti minuti ed il Napoli era già avanti ed in assoluta padronanza della gara. Non c’è mai stato confronto alla pari. L’Empoli è stato una piuma al confronto di una macchina del gol. Per Meret un solo tiro da neutralizzare nel primo tempo, poi serata da libro e lucina di lettura.

Una nota. Diciannovesimo centro per Osimhen in 20 partite, a segno da otto gare consecutive. Numeri mostruosi. Da alieno del gol. Pure al Castellani ha lasciato la firma. Cosa dire di lui. Oggi è al pari di Haaland del City l’attaccante più quotato al mondo. Del suo futuro in azzurro non c’è certezza, ma piuttosto un Treccani di incognite. Intanto, meglio godersi l’uovo oggi ed i suoi gol. Alla gallina c’è tempo per pensarci.

Ancora una volta la potenza degli azzurri ha messo al tappeto l’ennesimo avversario di turno, senza neppure sfiancarsi troppo. Fotocopia di quanto avvenuto avvenuto martedì a Francoforte, il Napoli espugna con una facilità disarmante anche il Castellani, teatro di precedenti tristi e dolorosi. Meno di un anno fa, proprio qui, Spalletti ed i suoi diedero definitivamente addio al sogno scudetto. Ora invece hanno straconfermato che questo tricolore è loro. E basta. Solo questione di tempo e di partite che devono scorrere. La clessidra gli sorride. Non cedono di un metro in campo e di un quarto di punto in classifica.

Troppo più tutto il Napoli al cospetto di un Empoli che modesto proprio non è, ma neppure tanto tanto da impensierire la volitiva capolista.

Scelta saggia di Spalletti che ha gettato nella mischia le prime scelte, rimandando il turn over a data da destinarsi.

Il Napoli è passato in vantaggio con un briciolo di fortuna. E ci sta dopo la iella dei 180′ contro i malefici toscani della passata stagione. Autogol netto, la sola presenza di Osimhen nell’aria piccola ha mandato in panico i difensori avversari. Il raddoppio è stata l’ennesima replica di un copione ormai celebre al mondo: Kvara tirava, Vicario però respingeva alla sanfrason e ancora il talento nigeriano appollaiato nella posizione perfetta la gettava dentro. Due a zero, altri tre punti di potenza. Il terzo gol non è mai arrivato, anche perché Vicario ipnotizzava il bomber mascherato e deviava nell’occasione più limpida.

Il Napoli ha spadroneggiato, l’Empoli in balìa della furia agonistica e dell’immensa qualità degli azzurri. Al Castellani, il loro possesso palla ha rasentato la totalità.

Nel secondo tempo, Mario Rui per un nevrotico fallo di reazione ha lasciato il Napoli in 10. Ritmo calato come lo spettacolo. Ci sta. Si è monotoni ma saggi nel ricordare che tre punti contavano e tre se ne sono aggiunti. Pure ad Empoli obiettivo raggiunto. Al meglio e quasi con rilassatezza. Non è stato necessario dannarsi l’anima per vincere. Così era stato in Germania, figurarsi nella provincia del pallone.

Caso Mario Rui. Primo cartellino rosso stagionale per il Napoli e siamo all’ultima di febbraio.Un dato che la dice lunga sull’equilibrio mentale degli azzurri e di quanto essi siano tanto zen nel tenere coperti i nervi.

Ultimissime: l’Inter ha fatto crac a Bologna ed ora le distanze si sono allungate a ben 18 punti. Sulle due milanesi, in quanto il Milan ringalluzzito s’è pappato l’ondivaga Atalanta. Napoli brinda per ben due volte in poche ore. La vittoria di Empoli e le distanze che aumentano dalle seconde.  Bollicine e stuzzichino, aspettando una grande abboffata che si avvicina di settimana in settimana.

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