GAZZETTA – MILAN SENZA GIOCO CON LA DIFESA A 5: E’ SOLO LANCI SU GIROUD E HA PERSO LEAO

Di Angelo Tortora

 

Paolo Maldini preferisce la tradizionale linea a quattro, lasciando intendere che verrà ripristinata appena possibile, scrive quest’oggi la Gazzetta dello Sport analizzando tatticamente il Milan di Pioli con la difesa a 3 (o meglio a 5). Di seguito alcuni stralci:

“Bisognava tamponare la voragine di gol aperta in gennaio che stava affondando la squadra. I risultati si sono visti, con le vittorie di misura e i “clean sheet” in Italia ed Europa. Però sono evidenti anche gli effetti collaterali dell’atteggiamento più difensivo. Il Milan ha perso la rotondità del suo gioco. L’impressione è che ci sia una tendenza ad aggrapparsi alle scorciatoie. Maignan non è solo il portiere che ti salva, parando tutto, è anche il regista che si prende cura dell’azione e la fa ripartire, troppo spesso con lunghi lanci. Usare il fisico di Giroud come calamita, e sponda di distribuzione, fa parte della convalescenza piuttosto che della cura. Pesa molto nell’economia della squadra anche come assenza. I rossoneri hanno vinto soltanto in un’occasione (4-1 col Monza, in ottobre) nelle ultime quattro partite in cui Giroud è mancato”.

Ed il focus finisce su Leao: “Il 2023 del portoghese è una delusione. Però è arrivato il momento di chiedersi se il cambio di sistema, e dunque la rinuncia alla vecchia identità totale e aggressiva, sia adatto alle qualità del giocatore. Leao ha bisogno di sentire vicino il confine della linea bianca, di stare largo e partire da quella certezza per arrivare in porta. In questo senso non è tanto diverso da Kvaratskhelia che l’ha nettamente scavalcato sul sentiero di numero uno della Serie A”.

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