CorSera – Bandiere solo un pretesto, ADL minacciato: sotto scorta per intercettazioni Ultras

Di Angelo Tortora

 

Il club è nel punto più in alto della sua storia, ma fa da contraltare una situazione ambientale di disordini, risse e scontri tra i tifosi e il presidente Aurelio De Laurentiis, insultato ripetutamente, minacciato velatamente, scrive il Corriere della Sera: “Gli ultrà della Curva B partenopea, almeno la frangia più estrema, non canta, non tifa e, come è successo durante la sfida di campionato col Milan, proibisce agli altri di farlo. Da ieri il patron del Napoli è sotto scorta a scopo cautelativo. La decisione è stata adottata dalla Prefettura dopo opportuna segnalazione al Viminale, De Laurentiis nei giorni scorsi è stato ricevuto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Cosa è successo? Il segnale di pericolo per il presidente sarebbe venuto fuori da una intercettazione ambientale rilevata nei contesti ultrà nell’ambito delle indagini che sta svolgendo la Procura di Napoli, affidate al procuratore aggiunto Sergio Amato, sulla rissa in Curva B durante Napoli-Milan. 

É il paradosso di Napoli: una squadra che vince ma non beneficia del sostegno dei suoi tifosi. Gli attriti con la proprietà hanno radici antiche, stavolta i pretesti sono stati il caro biglietti e il divieto di introdurre allo stadio bandiere e tamburi. E si è passati agli insulti e alle minacce, appunto”.

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