Patrick Zaki torna a Bologna: “È il giorno più importante della mia vita”

Di Simone Nevola

Patrick Zaki è finalmente tornato in Italia, il giovane bolognese è atterrato all’aeroporto di Milano Malpensa ed è poi salito su un van che lo ha portato a Bologna, queste le sue prime parole: “È il giorno più importante della mia vita, ci vediamo a Bologna”.

Ad attenderlo al rettorato dell’Università di Bologna giornalisti, amici ed attivisti. “L’augurio è che tu possa vivere una vita serena e libera, senza farti tirare per la giacchetta da nessuno, ma scegliendo quello che credi opportuno per te. La visibilità di cui godi adesso è una responsabilità, la tua forza è l’indipendenza, mantienila sempre”. Queste le parole del rettore di Bologna Giovanni Molari dopo aver consegnato a Patrick Zaki la pergamena di laurea, conseguita il 5 luglio da remoto.

Poi arriva il momento dei ringraziamenti per il ricercatore: “Il mio impegno per i diritti umani riprende da Bologna. Ringrazio il Governo italiano per quanto ha fatto il presidente del Consiglio, grazie alle Ong. Ringrazio le autorità italiane ed egiziane, la società civile”.

Nel frattempo la premier Giorgia Meloni incontrava il primo ministro egiziano Moustafa Madbouly. Da fonti diplomatiche arrivano anche le prime parole della presidente del consiglio: “La questione Regeni non è stata archiviata, continuo a occuparmene pur senza parlarne con voi. Sono contenta di ciò che l’Italia ha ottenuto con la grazia a Zaki che è stata il frutto di rapporti, di serietà, della postura italiana e del rispetto verso altre nazioni sovrane. Continuiamo a fare del nostro meglio. Se qualcuno pensa che ci sia qualcosa dietro si sbaglia, è solo diplomazia, si fonda su rapporti di reciproco rispetto, di dialogo. È un grande risultato che dimostra la percezione che si ha dell’Italia”.

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