Pioli:”Col Napoli occasione per dimostrare che siamo i migliori,i diverbi con Garcia storia vecchia”

Di Angelo Tortora

Stefano Pioli in conferenza stampa in vista della trasferta di Napoli,le sue dichiarazioni:

Si fa presto a cambiare i momenti… La squadra lo può cambiare?
“Ne ha la voglia. Sappiamo che arriviamo per la prima volta in stagione da 2 ko consecutivi in due sconti diretti e domani ce ne sarà un altro: abbiamo la voglia di cambiare la situazione e dovremmo dimostrarlo sul campo, stando sul pezzo per 95 minuti”.

Napoli-Milan manifesto del Milan di Pioli.
“La prossima partita è sempre una chance, sia nello sport che nella vita; ciò che è successo conta poco, devi vivere il presente e la prossima partita che si affronta è la più importante. Non abbiamo ottenuto ciò che volevamo nelle prime due partite, domani occasioni per dimostrare di essere migliori”.

Che giorni sono stati a Milanello?
“Giorni di lavoro, di confronto, di dialoghi con i giocatori per alzare il livello della squadra e sistemare le situazioni che ci hanno visto un po’ in difficoltà nelle ultime due partite”.

Qual è la soluzione nell’immediato?
“Abbiamo un nostro modo di giocare che dobbiamo portare assolutamente avanti, sicuramente non cambieremo il nostro stile di gioco. Poi ci sono cose su cui dobbiamo migliorare”.

Qual è l’obiettivo?
“Lavoriamo con una società ambiziosa, che ha strutturato le cose per pensare in grande: il nostro obiettivo è vincere il campionato”.

Nervi tesi?
“Nervi tesi sì, ed è giusto che sia così. Sono quelli giusti: ci mancherebbe altro. Ne abbiamo parlato e abbiamo chiarito. Mi sono state riportate delle cose in sala stampa non veritiere e questo ha creato confusione. Calabria voleva dire che l’ambiente ci crederà fino alla fine”.

Risorse in attacco?
“Ci stiamo lavorando, certo. Non stiamo mancando nell’avvicinarsi all’area avversaria, ma l’ultimo passaggio, la conclusione, il riempire l’area. Jovic e Okafor sono convocati”.

Che ne pensa di Garcia?
“I diverbi con Garcia sono storia vecchia. Garcia è un ottimo allenatore che allena un’ottima squadra; era normale avesse difficoltà all’inizio, ma ora il Napoli sta giocando bene. Gli manca Osimhen, ma anche l’anno scorso persero solo contro di noi”.

Avete già fermato Kvara…
“È da tenere in grande considerazione, nell’uno contro uno può farci veramente male e va tenuta d’occhio quella situazione”.

Mancano i gol dal centrocampo?
“Tijjani può fare meglio, sia negli assist che nelle conclusioni. Contro il PSG abbiamo recuperato più palloni di loro, ma abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio: non possiamo cambiare i risultati così dal nulla, ma facendo le cose con più qualità”.

Come sta Loftus-Cheek?
“È importante per fisico e qualità, anche senza di lui possiamo essere efficaci. È guarito dalla lesione al pettino, ora soffre di un’infiammazione pubica. Sta ogni giorno meglio, gli manca l’ultimo step per rientrare. Potrebbe tornare per la prossima gara, domani non ci sarà. Psicologicamente va sostenuto: era partito benissimo, ora va sostenuto”.

Ci sono delle cose che vanno migliorate in difesa?
“Sì, ci abbiamo lavorato anche in questi giorni. Essere aggressivi non vuol dire essere scoperti e accettare sempre l’uno contro uno, ma farlo quando la palla è coperta, quando non lo è dobbiamo essere più riflessivi. Sono tutte cose che vanno perfezionate e migliorate, ma non deve cambiare l’atteggiamento mentale della squadra”.

Perché Theo non è più cosi incisivo?
“Secondo me stiamo sviluppando una fase offensiva sulla sinistra un po’ diversa, quindi ci sta che sia un po’ meno prorompente sulla fascia. Lui sa che è fortissimo e che deve alzare il livello. Ho la netta sensazione che mercoledì, al contrario di quanto successo col Chelsea l’anno scorso, siamo stati vicini all’altissimo livello, ma vanno fatti dei passettini in avanti; Theo è uno di quei giocatori che può aiutarci ad arrivare a quel livello”.

Cosa è cambiato tra Spalletti e Garcia?
“In fase difensiva non è cambiato più di tanto: un 4-4-2. Con la palla prediligono il possesso e comandare il gioco: è difficile vedere differenze notevoli con la passata stagione. Forse Raspadori può raccordare di più il gioco, Simeone – che conosco bene – è più bravo ad attaccare l’area”.

Dualismo Krunic-Adli?
“Giusto che si sia creato perchè occupano la stessa posizione: uno gioca, l’altro sta in panchina. Entrambi sanno giocare bene in quella posizione con caratteristiche diverse. Sono contento delle loro prestazioni e di come stanno interpretando il ruolo nello specifico”.

Si potrebbe tornare al 4-2-3-1?
“In fase difensiva siamo spessi in 4-2-3-1 e lo saremo anche domani, poi in possesso palla prendiamo posizioni diverse. Poi saranno le partite, gli avversari e le prestazioni a farci capire dove cambiare qualcosa. Io sono sempre molto attento su cosa serve per migliorare quando ci accorgeremo che c’è qualcosa di specifico che ci può aiutare a far crescere la squadra”.

Secondo qualcuno Pioli è presuntuoso…
“Io sono convinto di quello che faccio, mi preparo, studio, vedo, mi aggiorno, conosco bene i miei giocatori e cerco di convincerli delle mie convinzioni. Se passo per presuntuoso… Non credo di esserlo, ma non posso convincere tutti. Io devo pensare ai miei giocatori”.

Cosa c’è da migliorare?
“Non è tutto da rifare come può sembrare, ma migliorare le piccole situazioni che, a quel livello lì, pesano di più in un girone non so quante volte più difficile di quello dell’anno scorso. Col PSG dobbiamo vincere in casa, sarà uno spartiacque determinante. Vedo una squadra consapevole e volenterosa”.

Nuovo premio per le prossime 200 presenze?
“Vorrebbe dire che a maggio festeggiamo”.

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