Beckenbauer, il ricordo di Albertosi: “Contro di noi giocò con un braccio solo. È stato un calciatore mondiale”

Di Fabrizio Battipaglia  

Messico – Mondiali ’70, Italia-Germania 4-3. A difendere i pali della Nazionale Italiana c’era Ricky Albertosi, contattato dalla redazione di Tuttomercatoweb per commentare la scomparsa di Franz Beckenbauer, leggenda del calcio tedesco:

“Credo innanzitutto che Beckenbauer sia stato un grandissimo giocatore, aveva una gran visione di gioco, giocava semplice ma in modo redditizio. Non era uno che saltava l’uomo, ma giocava di prima, al massimo con due tocchi. Era davvero un gran campione ed è stato bello anche giocarci contro”.

Di quella partita del secolo che cosa ricorda di Beckenbauer?

“Giocò praticamente con un braccio solo. Era caduto durante la gara, si fece male e non riusciva a muovere la spalla. Si era fatto allora fasciare con un braccio al collo, correva con un braccio solo ma rimase in campo fino alla fine. E’ stato un calciatore… mondiale, il simbolo di un calcio difficile da dimenticare. Oggi del resto è tutto un altro gioco, anche i centrocampisti passano la palla indietro per poi provare a smarcarsi, non è il gioco di Beckenbauer”.

Alla fine di Italia-Germania riuscì a incrociarlo?

“No perchè al termine della gara noi esultavamo dopo quella vittoria straordinaria e loro se ne sono andati subito negli spogliatoi”.

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