Juve Stabia-Turris 1-0, Pagliuca: “Bisogna fare una statua a questi ragazzi. Vinto un derby importante”

Di Fabrizio Battipaglia  

L’allenatore della Juve Stabia Guido Pagliuca è intervenuto in conferenza stampa al termine della vittoria casalinga per 1-0 (Adorante 2′) sulla Turris che consolida ancor d più il primato in classifica delle vespe:

Era quella che ci voleva, una vittoria sporca, voluta a tutti i costi perchè si è sofferto e poi alla fine la Juve Stabia ha portato a casa questo risultato importante, un po’ per il morale, per la classifica, un po’ per dare una risposta alle critiche post Catania…

“Chi critica deve stare a casa perchè a questi ragazzi devono fare una statua. Critiche io non ne ho sentite, ho sentito qualcuno da lontano che vorrebbe mettere in discussione i rapporti all’interno di una famiglia splendida. I rapporti tra società e staff sono unici, c’è una stima immensa tra tutte le componenti, c’è un gruppo di giocatori fantastico e ci viene da ridere quando si sentono discorsi strani che però ci caricano ancor di più e ci aiutano a non concentrarci sulla classifica ma su un gruppo più affiatato che mai. Noi andiamo avanti per la nostra strada, abbiamo vinto un derby importante, un derby conquistato meritatamente dai ragazzi perchè questa partite si vincono solo se hai un grande gruppo. Questa vittoria la desico ai tifosi che ci sostengono sempre e alla città di Castellammare”.

È stata una vittoria di sofferenza e chiaramente in queste partite si vede anche il gruppo, la squadra. Bisogna dire che questa è la vittoria un po’ più sofferta della Juve Stabia, tranne la prima mezz’ora di gioco poi si è sofferto molto dove la Juve Stabia ha conquistato 58 punti in 28 partite ovvero a centrocampo, dove avete dominato il campionato fino ad ora. Si è sofferto un po’ soprattutto quando è calato Meli nella ripresa dove infatti ha fatto meglio la Turris colpendo anche una traversa

“Sì la traversa l’abbiamo presa nel quarto minuto di recupero dove non abbiamo coperto la palla, non abbiamo chiuso il match per quattro volte e quando non la chiudi a una squadra giovane come la nostra può subentrare la paura di vincerla che effettivamente un po’ ci è venuta. Però abbiamo rischiato solo sulla traversa poi non ricordo occasioni della Turris se non una respinta di Thiam dove poi ha sbrogliato Folino. La partita è cambiata perchè noi ci aspettavamo la Turris con un sistema di gioco che era quello iniziale (4-3-3) perché non pensavamo che venisse qui col 4-3-3. L’avevamo preparata così e lì siamo riusciti a trovare determinate posizioni che ci servivano sul campo come nell’azione del gol, loro hanno risposto con la marcatura a uomo e lì non ci siamo fatti trovare pronti perchè dovevamo attaccare la profondità con determinati giocatori e quando l’abbiamo fatto poi abbiamo mancato per ben 4 volte il raddoppio. Nell’uomo contro uomo si è sporcata la gara imbattendoci in alcuni duelli che alcune volte abbiamo vinto e altre no. Però poi siamo stati bravi a non concedere nulla in area oltre a una conclusione da 30 metri”.

Ieri per la prima volta ha dichiarato che i suoi uomini stanno portando avanti un sogno. Ecco, mi chiedevo se sta dormendo di più o se sta iniziando a sognare anche lei?

“È normale, mancano 10 partite. Abbiamo guadagnato un punto in un derby e vincere i derby è sempre difficile. È un sogno e lo dobbiamo vivere come tale senza farlo diventare un’ossessione perché qualcuno che è stato costruito meglio di noi lo vive diversamente invece noi continuiamo a viverlo come un sogno. Ecco perchè prima ho detto che bisogna fare una statua a questa squadra perchè sta facendo qualcosa di eccezionale e, se non sbaglio, abbiamo 58 punti oggi e sono veramente tanti se pensiamo alla differenza di 7 punti dal Benevento e da tante altre squadre”.

In conferenza stampa aveva detto che la sconfitta col Catania di domenica scorsa ci è servita per riconquistare dei valori importanti che ci avevano portato a questo punto della classifica come l’umiltà, lo spirito di sacrificio. Si può dire che il secondo tempo un po’ più sofferto rispetto alle ultime occasioni sia stata la massima rappresentazione di tutti questi fattori?

“Sì, penso che noi abbiamo avuto due grandi occasioni nel secondo tempo per chiudere la partita poi è stata una gara molto fisica e la Turris è una squadra che da inizio campionato anche con l’altro allenatore si basava molto sui duelli fisici e quindi è preparata a quello. È stata una gara tosta e faccio i complimenti non solo ai miei ma anche alla Turris perché se lotta così sono convinto che farà il suo percorso. Naturalmente per la salvezza ogni partita è difficile ma sono convinto che raggiungerà l’obiettivo”.

In conferenza si parlò di affrontare questo derby con la “cazzimma dello stabiese” e stasera sicuramente è uscita fuori. A che livello di sacrificio è arrivato il gruppo? Perchè credo che stasera proprio il sacrificio abbia fatto uno step ulteriore rispetto alle altre partite, quello che probabilmente aiuta di più rispetto anche ai tre punti in classifica che sono importantissimi

“È la nostra forza perchè fin quando riusciamo ad essere lucidi si fa un tipo di partita. Quando non c’è la possibilità di giocare per la bravura dell’avversario o perché manca un po’ di lucidità o ancora per alcune situazioni tattiche dobbiamo essere anche sporchi, dobbiamo andare addosso all’avversario sull’impatto e ci siamo riusciti perchè quando richiami queste caratteristiche è semplice trovarle in un gruppo che ha dei valori morali enormi. Poi c’è un aspetto molto importante che è un dato di fatto: la “settimana tipo”. Quando abbiamo una settimana di preparazione di una gara che ti permette di lavorare sul dettaglio e in freschezza hai delle risposte, quando invece giochi ogni tre giorni, anche se siamo giovani e a livello fisico riusciamo poi a recuperare, a livello di energie mentali e di preparazione tecnico-tattica qualcosa concediamo sul campo ma siamo felici di quello che stiamo facendo e sono convinto che la sconfitta di Catania è stata un’opportunità perchè arrivata in un momento sì delicato ma anche giusto prima di un derby e di un rush finale che noi dobbiamo vivere come una cosa bella, come un sogno. È normale che sono 10 partite dove dobbiamo dare tutto”.

Quanto può pesare sul morale del gruppo questa vittoria dopo una settimana un po’ particolare?

“I ragazzi li ho visti molto contenti. La vittoria maschera anche alcune beghe che magari a Catania fino a che siamo stati in partita abbiamo fatto bene però la sconfitta ha evidenziato solo gli aspetti negativi specialmente da tutti voi che quelli positivi, ma è normale che sia così come è normale che ora ci sia un grandissimo entusiasmo perché abbiamo preso un punto nella classifica, anche perchè ritorniamo a vincere dopo tre giorni col Brindisi in casa perche dopo un minuto ci è capitata la stessa occasione come quella di oggi solo che adesso l’abbiamo concretizzata e poi non abbiamo vinto a Catania. Sono passati tre giorni, abbiamo vinto. Ora mancano 10 partite, viviamo nel miglior modo possibile divertendoci. L’unica cosa che chiedo ai ragazzi è di giocare quando c’è la possibilità di farlo e di essere anche brutti e sporchi quando bisogna farlo”.

Con le dovute proporzioni si è sentito nel finale come Jurgen Klopp sotto la curva?

“Per me é stata una cosa fantastica, bellissima, la vivo con entusiasmo, con grande umiltà perchè conosco il calcio, ho dato tante musate nella vita a causa del mio carattere. Mi son trovato a vincere due campionati di Serie D, mi sono trovato ad essere a più dodici e finire a quattro punti e poi vincerlo con più undici. Quando eravamo a quattro punti eravamo tutti allarmati compreso me che ero molto giovane e perchè eta il primo campionato che vincevo. Secondo me dobbiamo stare sereni d essere consapevoli che una squadra come la nostra che fa 16 risultati utili consecutivi e che è dalla prima settimana di campionato prima in classifica ha dei valori, quelli che noi abbiamo e che non dobbiamo mai lasciare nello spogliatoio, l’unica cosa è quella. Poi viviamoci queste 10 partite dando il massimo per i nostri tifosi e poi vediamo”.

Possiamo dire che la vittoria di oggi evidenzia anche un momento di crescita dei ragazzi oltre che un passo in avanti. Finora le squadre sono giunte a Castellammare chiudendosi, anche se stavolta non è stato iI caso della Turris. Però ha trovato la chiave per fronteggiare questo tipo di partite un po’ come rispondere al fuoco con il fuoco…

“Sai si è fatto gol dopo 2 minuti poi è normale che la partita si apra. Se avessimo segnato subito col Brindisi magari anche loro sarebbero usciti dal guscio. Per come era partito sembrava un match simile a quello giocato contro il Brindisi e dove in alcune situazioni ci è mancato il tap-in, invece facendo gol subito contro la Turris ha fatto sì che la gara si aprisse un po’ poi quando al 35′ è cambiata diventando sporca, più individuale lì siamo stati un pochino più leziosi rischiando anche qualcosa”.

Quando ha inserito Baldi lo ha fatto per avere più copertura visto che la Turris insisteva in avanti?

“Si perchè rischiavamo di arrivare in ritardo con gli esterni e quindi di concedere degli spazi tra un giocatore e un altro così ho messo un giocatore in più lì proprio per colmare questi spazi, non per abbassarci. È normale che quando concedi una superiorità alla squadra avversaria dietro – che hanno sfruttato anche col portiere – questo fa abbassare la squadra però noi siamo stati bravi a contrattaccare. Abbiamo vinto un derby importantissimo per noi, per Castellammare sia all’andata che al ritorno e cerchiamo di evidenziare il bello di questi ragazzi, di questo derby”.

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