Silvio Orlando illumina la scena del Mercadante con “Ciarlatani”
di Ludovica Todisco
Nell’ambito dell’offerta teatrale sempre interessante e stimolante della programmazione del Teatro Mercadante trova un posto di assoluto rilievo la commedia “Ciarlatani”, di Pablo Remon.
Attraverso la narrazione dei protagonisti, l’Autore porta in scena le dinamiche tipiche della professione artistica, perennemente in bilico tra successo o, piuttosto, la sua ricerca, e fallimento, in una evidente metafora della vita.
Al ruolo di Anna, attrice di teatro la cui carriera è in fase di declino si contrappone quello di Diego (straordinario Sivio Orlando ), regista affermato di film commerciali.
La trama, attraverso le vicende dei sui protagonisti, portate in scena con sottile umorismo, denuncia la fitta trama di illusioni e ipocrisie che caratterizza la spasmodica ricerca della fama e del successo nel mondo dell’arte e dello spettacolo, mostrando il perenne conflitto tra l’essere e l’apparire.
L’Autore Pablo Remon, proponendo una figura di attore come un maestro nell’arte della menzogna, sia in teatro che nella vita, stimola la riflessione sui concetti di autenticità e di inganno, richiamando la figura classica dell’attore “hypokrités”, che agisce simulando sentimenti, qualità e intenzioni lodevoli.
Particolarmente apprezzabile la caratterizzazione unica di ogni singolo personaggio.
Mentre la figura di Anna richiama un contesto tipicamente cinematografico, a tratti con sfumature oniriche, quella di Diego appare tipicamente teatrale, ancorata ad uno spiccato realismo.
Raffinatissima la scenografia di Crea , che attraverso un sapiente utilizzo delle luci, riesce a rappresentare la scena in maniera tridimensionale, così come apprezzabile la ricercatezza dei costumi di Ornella e Marina Campanale.
Straordinaria l’interpretazione di Silvio Orlando, la cui presenza scenica riesce ad amalgamare sapientemente una struttura di trama volutamente frammentata.
Il pubblico mostra di gradire con sonore risate la recitazione ed i perfetti tempi comici di Silvio Orlando, intrisi di tradizione partenopea, cogliendo appieno le sfumature di ironia che caratterizzano il tessuto narrativo.
Il caloroso e lungo applauso che chiude la rappresentazione è la gratificazione migliore per l’artista.
Consigliato, assolutamente.
