Una Georgia pazza dei propri eroi,c’è un retroscena che riguarda il 77 del Napoli

Di Angelo Tortora 

 

Lo sguardo del calcio italiano, durante il prossimo Europeo, sarà inevitabilmente rivolto, ancor più dopo la qualificazione della Georgia, anche a Khvicha Kvaratskhelia, fermato però l’altra sera, dopo 4’ del secondo tempo supplementare, da un infortunio muscolare che ha preoccupato, perlomeno finché non lo si è visto danzare negli spogliatoi dopo la partita, ripreso al cellulare persino da un sacerdote ortodosso: in Georgia sono ben 16 le danze considerate tradizionali e non è dato sapere se il siparietto di Kvicha e Chakvetadze appartenesse alla categoria o meno, ma poco importa.

La Georgia ha fatto la storia, in uno stadio Boris Paitchadze che non vedeva tanta gente dai presunti 110.000 di Dinamo Tbilisi-Liverpool (3-0) del settembre 1979, grazie alla tenacia mostrata contro la Grecia e grazie al lavoro del Ct Willy Sagnol, l’ex assistente di Carlo Ancelotti al Bayern che tornerà nella Germania dove nella finale mondiale 2006 segnò il quarto rigore, prima del calcio decisivo di Fabio Grosso. A riportarlo è Tuttosport.

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