Pd, De Luca: “D’accordo con Conte ma i cacicchi stanno a Roma”

Di Fabrizio Battipaglia

Napoli, 12 apr. (LaPresse) – “Giuseppe Conte ha sollevato il problema dei cacicchi e io sono pienamente d’accordo con lui. L’unico chiarimento è capire chi sono i cacicchi, perché la tendenza è di fare un polverone. I cacicchi che dobbiamo cancellare stanno a Roma, nelle segreterie dei partiti”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “I cacicchi – ha aggiunto De Luca – sono quelli che non si sono mai presentati con la propria faccia in campagna elettorale, perché non hanno il voto neanche della madre; sono quelli che non hanno il rispetto dei cittadini ma stanno sempre in mezzo; sono quelli che si fanno nominare ministri solo perché sono capicorrente; sono i miracolati, i parassiti, i cooptati, quelli che senza aver fatto mai nulla stanno sempre in piedi; sono quelli che magari prendono i vitalizi fino a 7mila euro netti al mese, vitalizi della Camera sommati a quelli della Regione, e poi fanno la lezione morale agli altri; sono quelli che magari, dopo aver fatto i presidenti della Camera ma non avendo più alcun incarico, hanno uffici, personale, scorta, privilegi; sono quelli che hanno la scorta pagata dallo Stato senza motivi sostanziali per ragioni di prestigio e di esibizionismo. Io ho rifiutato la scorta quando mi sono insediato, diversamente da chi mi aveva preceduto, e cammino per i fattacci miei. Sono quelli i cacicchi da cancellare. Chi lavora nei territori e si sottopone al giudizio dei cittadini va rispettato, poi se è ladro va mandato in galera. Dunque sia benedetto Giuseppe Conte, a condizione che chiariamo il contenuto dell’espressione”.

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