Storia tra USA ed Iran !

Di Pasquale Gagliardi 

Spesso già in passato le strade di calcio e politica si sono intrecciate: il caso più clamoroso è quello delle sfide tra USA e Iran.
Il conflitto che esiste tra i due Paesi è primordiale, sin da quando nel 1979 la rivoluzione islamica di Khomeini tolse il potere al monarca Rheza Palevi, filoamericano nella sua impostazione politica e nei suoi rapporti con la Casa Bianca: una destituzione che aveva portato l’Iran a una teocrazia sciita, fondata sull’obiettivo di annullare e abbattere il grande nemico arrivato dall’occidente, riportando il Paese in una direzione più tradizionalista. A subirne le conseguenze fu anche l’ambasciata statunitense con sede a Teheran, perché Khomeini, con la sua rivoluzione, sequestrò anche numerosi funzionari dell’organo americano. Fu l’inizio di quel conflitto che potremmo definire eterno, attivo ancora nel presente e non destinato a placarsi. Un conflitto divenuto più freddo di recente, ma che ha vissuto ad alte temperature da quando le relazioni andarono a interrompersi, nel 1979.
Quando le squadre scenderanno in campo il 29 novembre una delle due dovrà attendere che l’altra vada a porgere il saluto e la mano, nel più classico dei protocolli calcistici. All’Iran arriva l’ordine di non andare a salutare gli Stati Uniti e in quel momento Mehrdad Masoudi, addetto stampa e delegato Fifa per la partita, di origine tra l’altro iraniana, riesce a mediare: saranno gli americani ad andare a salutare l’Iran, invertendo il protocollo e risolvendo un pericolo rischio di caso diplomatico. Durante il prepartita, però, i sospettati tra gli spalti compiono proprio quello che la Fifa voleva evitare: striscioni contro la Repubblica Islamica, pronti a inneggiare alle forze armate del Paese, compaiono sugli spalti, ma alle reti televisive viene dato l’ordine di non inquadrarle, così da far sapere solo ai presenti cosa sta accadendo. All’ingresso in campo dell’Iran, poi, la sorpresa: il presidente della Federcalcio iraniana, Mohsen Safaei Farahani, ordina ai giocatori di entrare con una rosa bianca in mano.

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