Il Napoli è un tric trac sfiatato. Gambe e testa lontane dalla forma migliore

L’alba calcistica del nuovo anno per il Napoli è già notte fonda. L’attesissimo esordio con l’Inter, la partita che tutti aspettavano dal 13 novembre, ultimo atto di un campionato spaccato a metà come mai prima, si è tramutato in un fiasco colossale. Le splendide parole della vigilia dei protagonisti azzurri, giurati martiri votati alla causa scudetto, si sono dissolte in un’apparizione scialba e deludente. Nessun giocatore di Spalletti si è meritato il 6 in pagella. E questo deve far riflettere sul ko con l’Inter, sul come è maturato. Un capitone marcio, tale è stato il sapore per tifosi e tutto l’ambiente Napoli la prima sconfitta stagionale. Alla Scala del calcio è andata in scena una goffa imitazione del super Napoli che sino alla sosta aveva sbalordito mezza Europa.

Quindi, il decantato ritiro in Turchia, in riva a un temperato Mediterraneo, non ha prodotto alcunché di positivo? E’ presto per dirlo ma l’unica attenuante per Spalletti ed il suo staffi, recapitati subito sul banco degli imputati, potrebbe essere un carico di lavoro eccessivo che potrebbe aver affaticato la squadra. Se così fosse ci vorrà ancora qualche giorno per rivedere all’opera il miglior Napoli, magari pronto per lo sprint finale. Sempre se dovesse essere questa l’interpretazione del momento no, allora sarebbe il male minore, sempreché nel tempo necessario per ritrovare l’apice della forma non si perdano troppi punti di vantaggio sulle inseguitrici.

Presto per dirlo. Per ora l’unico dato certo è che è stato un piccolo dramma il debutto nell’anno di grazia 2023. Al Meazza, gli azzurri hanno tenuto discretamente palla soprattutto nel primo tempo, ma il loro calcio è stato improduttivo come mai in questa stagione. L’unica vera occasione da gol l’ha avuta sui piedi Raspadori in piena zona Cesarini. In 94′ minuti -ad onor del vero il recupero è parso risicato se rapportato alle nuove regole entrate in vigore in Qatar- il Napoli ha tirato verso la porta nerazzurra una volta a mezza. Prima della occasione choc del Raspa, si era registrato appena un liscio da paperissima dello spento Zielisnki nel primo tempo.

Assolutamente troppo poco per un attacco tritasassi come quello azzurro. Nel finale tutte le punte mescolate assieme hanno prodotto una sola conclusione. Una sterilità offensiva che non si era ancora sofferta nel campionato in corso. Anche la difesa poi non ha brillato. Sul gol nerazzurro i due centrali di Spalletti erano in ritardo e spiazzati. Dzeko ha avuto tutto lo specchio della porta davanti a sé senza che nessuno gli sfiorasse la maglia. Un’applicazione perfetta da parte di Kim e di Rrahmani del distanziamento sociale pandemico.

Il momento peggiore del Napoli è stato poi proprio il post gol. Incapace di reagire, spento, disordinato, asfissiato dal pressing interista, il Napoli si è sfilacciato col passare dei minuti. Neppure le sostituzioni hanno rinvigorito la comune. E questo è un segno preoccupante. A Milano è mancata la cattiveria agonistica, mentre l’Inter ne ha messa in campo nella esatta dose. L’attesa voracità della capolista non è pervenuta. Squadra molle nelle gambe e soprattutto con poche idee.

Lo spettro del non reggere le pressioni dello scontro diretto sinora più importante della stagione, del primo vero banco di prova da primi della classe, fa paura. E’ un incubo non si può escludere del tutto. In terra meneghina, il Napoli è sembrato aver smarrito le certezze. La colossale sicurezza che l’aveva contraddistinto e l’autostima sono andate in frantumi. Se è stata la testa ad aver fatto flop, il malanno è ancora più preoccupante. Per approdare sani, salvi e soprattutto primi al 4 giugno deve tornare il campo il Napoli pre novembrino. Anche perché il Milan fa sul serio ed a Salerno s’è ringalluzzito alla grande, e la Juve fra uno scandalo e l’altro ha inanellato la settima vittoria di fila. Della serie notti agitate sino a domenica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

RSS
Follow by Email
Pinterest
LinkedIn
Share
Instagram
Telegram
WhatsApp
FbMessenger
Tiktok