NAPOLI-TURRIS AVANTI TUTTA
Un weekend adrenalinico. E’ quello che attende le due passionali tifoserie.
Il Napoli e la Turris nei rispettivi match, di oggi pomeriggio e di domani, contro Atalanta e Latina dovranno buttare il cuore ma, soprattutto la mente, oltre l’ostacolo avendo a disposizione degli autentici match-ball per usare un termine tennistico per centrare i rispettivi obiettivi.
Si parlo proprio di mente poiché sarà soprattutto una questione psicologica, di concentrazione, di volontà, di approccio alla gara a fare pendere o meno l’ago della bilancia verso le due formazioni campane. Il Napoli per la storia e lo scudetto, la Turris per la salvezza ed il riscatto.
Gli allenatori più che in divisa dovranno entrare negli spogliatoi in camice bianco, dovranno essere più degli psicologi, dei motivatori e soprattutto dovranno sapere toccare le corde giuste nelle menti dei propri calciatori. Ne troppo, ne troppo poco. Adrenalina, stress, ansia, attesa dovranno raggiungere un giusto equilibrio. Un mix vincente. Il tempo c’e’. A questo punto conta solo il risultato. Non importa come lo si raggiunge.
Con le dovute e doverose proporzioni le due compagini quella partenopea e quella vesuviana, in questo fine settimana, si giocano buona parte della loro stagione agonistica.
La squadra di Spalletti in realtà ha accumulato un tale vantaggio da potersi permettere più di ulteriore passo falso, mentre quella di Fontana è praticamente al capolinea, nonostante le due ultime buone prestazioni. In caso di sconfitta, in quel di Latina, la Turris potrà praticamente dire addio ad una salvezza diretta e dovrà giocoforza passare per le forche caudine dei Play out, con rischi e sorprese connesse.
Tanta attesa e tanto entusiasmo al Maradona di Fuorigrotta, quanto amarezza e delusione al Liguori a Torre del Greco.
L’auspicio è che ad esultare, in senso buono, per entrambi le formazioni, quella azzurra e quella corallina, sia il Vesuvio stesso per i goal di Osimhen e di Maniero.
In ogni caso buon campionato e lunga vita a tutte le squadre campane ed alle loro stupende tifoserie.
di Pasquale Marino
