Successo della Scarlatti in memoria di Bosso e di Giovambattista

Il Concerto della Nuova Orchestra Scarlatti in memoria di Ezio Bosso arriva in un momento in cui, purtroppo, visto il motivo, l’orchestra napoletana è al centro dell’attenzione generale. Sono passati pochi giorni dalla morte violenta di Giovambattista Cutolo, inevitabile che il giovane musicista sia al centro dei pensieri di tutti. Non che la cosa sia stata eclatante, nell’evento di mercoledì sera al Cortile delle Statue l’unico a parlarne, ma solo per pochi secondi, è stato Gaetano Russo. Solo per ricordare che tutti i concerti che sii terranno di qui alla fine di UNIMUSIC, il Festival della musica e della cultura, sono dedicati al musicista ucciso. Ma in certi casi il silenzio fa più rumore di un’orchestra sinfonica.

Non sappiamo quanti degli spettatori presenti, c’era quasi il tutto esaurito, fossero lì per sentire il concerto o non piuttosto per essere partecipi di un evento speciale. Sta di fatto che un minimo di tensione si è avvertita. David Romano, la guest star della serata, ha dimostrato una concentrazione notevole, sembrava quasi teso per il concerto. Lui che in fin dei conti di eventi come questo ne ha vissuto tantissimi nel corso di una carriera straordinaria. David Romano è il classico grande talento napoletano costretto ad emigrare per poter lavorare dopo il diploma conseguito al conservatorio partenopeo. E’ stato autore di une performance incredibile, performance frutto oltre che della bravura, anche di una concentrazione incredibile. Bastava guardarlo, nei momenti in cui il suo violino era silente, come accompagnava la musica opera degli altri orchestrali.

Buonissima performance anche da parte del primo violino Pasquale Faucitano, ma tutti gli orchestrali impiegati sono stato all’altezza della serata. Il tutto sotto una direzione di Carlo Lizzari, applauditissimo, che ha dato tutto sé stesso nell’ora e mezzo del concerto.

Prossimo appuntamento domenica 17 settembre, Cortile delle Statue (ore 20.00), con anteprima il 16 settembre al Teatro Partenio di Avellino, “Dentro il Barbiere” con Giacinta Nicotra (Rosina), Gaetano Amore (il Conte d’Almaviva), Juan Possidente (Figaro), dirige Massimo Testa.

Torniamo in conclusione al povero Giovanbattista Cutolo. Il suo sogno era quello di poter vivere nella sua città, facendo il lavoro che tanto amava. Il suo sogno non si potrà realizzare, ma forse la sua scomparsa aiuterà quelli che con lui condividevano lo stesso sogno. Il ministro della Cultura Sangiuliano ha promesso il suo intervento per dare a Napoli un’orchestra sinfonica che sia occasione di lavoro per i giovani musicisti. E Mara Venier ha invitato l’Orchestra Scarlatti a Domenica In. Nulla di straordinario. Un’esibizione di un paio di minuti con una ventina di orchestrali. Ma qualcuno crede che se non ci fosse stato la disgrazia di Giovambattista qualcuno si sarebbe interessato alla Scarlatti?

 

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