Vergogna

Vergogna È la parola giusta per definire il Napoli di Garcia

Le colpe della società 

La squadra campione d’Italia per bellezza è stata distrutta dall’ottusa tirchieria di un patron che non ha fatto mercato, ha mandato via sikk sik l’artefice magico, non ha rimpiazzato Kim ma soprattutto ha voluto risparmiare sull’allenatore e sul direttore sportivo Programmazione zero Non degna di una società campione d’Italia. La colpa della società è penale e veniale Per risparmiare ha voluto comprare i mattoni della squadra, direttore sportivo e allenatore al discount del calciomercato Non ha voluto comprare un difensore come Scalvini e un centrocampista come Frattesi. Elementi che avrebbero fatto comodo al Napoli

Le colpe del mister

Tutte C’è illogicità, confusione, presunzione ma neanche l’ombra di un gioco che si può chiamare tale È una squadra senza entusiasmo senza anima e senza gioco Le scelte del mister sono alquanto discutibili Non è un allenatore degno di essere chiamato tale Errare umana est ma perseverare è da Garcia Umilia Mario Rui mandandolo in panchina. Durante la gara non si accorge che il centrocampo è preda della Fiorentina Per giunta quando un inutile ed anarchico invece d’inserire Elmas o Cajuste inserisce Raspadori mortificando il giocatore ex Sassuolo e limitando Zielinski. Ma la confusione continua Ad un certo punto si raggiunge il massimo Sostituisce Politano Zielinski Osimhen e Lobotka In pratica tutto l’asse vincente del Napoli Inserisce Cajuste, Gaetano Simeone e Raspadori e come diceva una canzone: E qui fu Napoli!” Allenatore che ha stravolto tutto portando solo mugugni, confusione e illogicità Quando si è vinto si è vinto perché i giocatori hanno voluto giocare alla maniera Spallettiana non a quella Garciana È tutto qui la differenza Un allenatore che ha perso il polso della squadra. Squadra che ha il dovere di andare dal patron e riferire l’insoddisfazione verso un allenatore che non ha legato per niente né con l’ambiente né con i tifosi, che gli preferiscono perfino Gattuso e né con i giocatori e da stasera forse neanche con il presidente Come è caduto in basso la squadra che l’anno scorso faceva sognare tutti Dalla grande bellezza alla grande schifezza questo è il Napoli di Garcia

La cronaca

La sfida inizia con Osimhen che salva sulla linea di porta 3’ Bonaventura cerca l’apertura su Kayode ma calibra male la misura del passaggio per il compagno. Il Napoli risponde con Di Lorenzo Politano premia la sovrapposizione dentro l’area di Di Lorenzo che spara di poco alto col destro a pochi metri dalla porta di Terracciano. Il Napoli soffre a centrocampo che è terra dei toscani Al 7’ Martinez Quarta spedisce sul palo ma sulla ribattuta piomba il Brekalo che da posizione leggermente defilata batte un indegno Meret col sinistro. Meret che sarà pure vantato dagli addetti ai lavori, ma che di papere ne fa una a partita Non libera il pallone calciato da Quarta, poi peggio ancora si fa passare il pallone fra le gambe sul suo palo Una vergogna totale Perché non cambiare. Al 18′ Quarta stende Osimhen: l’arbitro La Penna fischia il fallo ma grazia il centrale non estraendo il giallo. Il Napoli in cerca d’identità Centrocampo nullo e squadra che viene massacrata dalla Fiorentina Al 22’ Ripartenza del Napoli: il pallone arriva a Kvaratskhelia che viene contrastato da Kayode e Parisi, la sfera arriva a Olivera che la mette sul secondo palo dove sbuca Osimhen per insaccare nella porta rimasta sguarnita. Si alza però la bandierina per il fuorigioco. Al 26’ Bella azione del Napoli con Anguissa che al limite appoggia per l’accorrente Lobotka che calcia potente ma centrale: Terracciano smanaccia. 30’ Anguissa si accascia a terra: si ferma il gioco, in campo lo staff sanitario azzurro. Qui Garcia si rende protagonista dello stesso errore Raspadori entra e Zielinski Fa il mediano e spegne la luce della squadra già fioca A riaccendere l’entusiasmo azzurro è un tiro-cross di Di Lorenzo messo fuori in qualche modo dalla difesa viola. Poi Osimhen viene anticipato da Milenkovic 45′ Proteste del Napoli per una caduta in area di Osimhen in seguito ad un intervento di un difensore viola. La Penna gli fa cenno di rialzarsi. Al sospirar del primo tempo il Napoli pareggia Terracciano stende Osimhen agganciandolo per rimediare al retropassaggio corto col petto di Parisi. Batte Osimhen di rabbia e segna. Nel secondo tempo la debacle del Napoli Al 51’ Ripartenza viola con Nzola che appoggia in area per l’accorrente Ikonè che si sposta il pallone sul destro, calcia e coglie il palo. AL 54’ Osimhen tenta la via del goal.  Il centravanti nigeriano si crea lo spazio per calciare in diagonale, il tiro viene murato in calcio d’angolo. 56′ Ikone sfiora il goal.  Conclusione strozzata dal limite del numero 11, lascia sfilare sul fondo senza intervenire Meret. Il Napoli con Osimhen sciupa una grande occasione Si sfila da Milenkovic e s’invola in area ma non batte a rete anche perché Terracciano a differenza di Meret è un valido portiere e chiude lo specchio della porta Altra svolta in negativo per il Napoli 57’ Cambio per il Napoli: esce Politano ed entra Cajuste. Altro grave errore che stimola giustamente Politano a mandare a quel paese al maestro di Violino Al 60’ Raspadori tenta il goal 60′ – Azione insistita del Napoli: Zielinski allarga verso il numero 81 che calcia trovando una deviazione. Calcio d’angolo per gli azzurri.  Al 63’ Bonaventura sfrutta un rimpallo in area e batte Meret con un preciso diagonale mancino. 76′ – Kayode! Fiorentina vicina al terzo gol, Duncan allarga sul terzino che calcia forte sul primo palo spedendo di poco alto sopra la traversa. Il Napoli Al 79’ Kvaratskhelia avvia l’azione servendo Raspadori che scarica su Simeone, anticipato da Parisi. Al 85’ Colpo di testa all’indietro del Cholito, sul quale deve intervenire Terracciano per alzare sopra la traversa. Al 93’ Ripartenza micidiale della formazione viola: Parisi alza la testa e serve al centro Nico Gonzalez a segno col destro sull’uscita di Meret. Fine delle trasmissioni e della grande bellezza Una sola parola Vergogna …………………………

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