Barca squadra con delle lacune ad oggi irrisolte,il Napoli di Spalletti non c’è più e Mazzarri ci lavora

Di Angelo Tortora

 

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport commenta così il sorteggio di Nyon con la sfida tra Napoli e Barcellona: “Con il Napoli di Spalletti non ci sarebbero stati dubbi: altra grinta, altra velocità, altro dominio del campo, altra gestione delle situazioni. Quel Napoli non c’è più. Mazzarri sta lavorando a una ricostruzione più pragmatica dopo i voli pindarici di Garcia, ma la sua missione è complessa perché duplice: deve dare una nuova identità alla squadra e recuperare i singoli quasi tutti sotto lo standard spallettiano.

Lobotka, Kvara, Osimhen: dipenderà da loro, dalla lunghezza della Coppa d’Africa (finale l’11 febbraio) e dal Barcellona. L’attacco è potenzialmente strabordante: Lewandowski, Joao Felix, Yamal, Ansu Fati, Ferran Torres, Raphinha. Non parliamo di una mediana con De Jong, Gundogan, Pedri (e Gavi infortunato). Però la sensazione è di una squadra con scarso equilibrio. Il tecnico Xavi in discussione, Lewandowski un po’ scontento e non più giovanissimo. Fuori casa i problemi si amplificano e non soltanto in Champions dove Shakhtar e Anversa hanno messo sotto i catalani. Il Napoli non può risparmiarsi all’andata, perché poi al Montjuic è dura per tutti. Senza dimenticare che in ballo c’è anche il Mondiale per club: uscire ai quarti significa dare il via libera alla Juve nel torneo del 2025 (assieme all’Inter già qualificata)”.

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