Sma Campania vince in Consiglio di Stato su smaltimento fanghi

Di Fabrizio Battipaglia

(ANSA) – Napoli, 28 MAR – Sma Campania (società in house della Regione Campania) vince al Consiglio di Stato contro la società privata Tr.In.Co.Ne. srl, che era stata esclusa da Sma dalla gara per l’affidamento del servizio di movimentazione interna, prelievo, trasporto e smaltimento finale dei rifiuti fanghi, vaglio e sabbie prodotti dal depuratore di Napoli Est. Contro questa decisione la Tr.In.Co.Ne. aveva fatto ricorso al Tar Campania, che lo aveva respinto; decisione ora ribadita dal Consiglio di Stato. Sma Campania, spiega la stessa società in una nota, il 21 marzo 2023, in qualità di stazione appaltante, aveva disposto la revoca della proposta di aggiudicazione e l’esclusione della società ricorrente dalla gara per “il coinvolgimento di Tr.In.Co.Ne. s.r.l in un contesto delittuoso caratterizzato dalla gravità dei reati contestati, dai pm napoletani, in un quadro di sistematica e diffusa illegalità. Secondo la Procura di Napoli, i milioni di euro per il trattamento dei fanghi servivano a gonfiare appalti, creare fondi neri e tangenti. Un cerchio magico del malaffare. È in corso, per questo filone giudiziario, un processo bis nel quale sono coinvolti, e licenziati, il dirigente Sma Cosimo Silvestro e i due funzionari Alessandro Soria e Agostino Chiatto. Per quest’ultimo, il tribunale di Napoli ha confermato, nell’udienza del 27 marzo 2024, il giusto licenziamento e la condanna al pagamento delle spese processuali. Per gli altri due è ancora in corso il procedimento”. “Oggi è una bella giornata – commenta Tommaso Sodano, presidente del cda di Sma – è un risultato che premia la determinazione con cui si è scelta la linea dura nei confronti di coloro che sono accusati di fatti gravi e che hanno procurato danni notevoli alla reputazione della società regionale e dei suoi lavoratori. Dopo anni di atteggiamenti omissivi e conniventi dei passati gruppi dirigenti, la società ha scelto la strada della legalità e della lotta senza tentennamenti al malaffare. È doveroso rivendicare la nostra ferma volontà nel licenziare dipendenti coinvolti e revocare gli affidamenti alle imprese, per dare un segnale forte e chiaro che nell’azienda del Polo ambientale della Campania si è voltato definitivamente pagina, conclude il presidente Sodano”.

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