Il Napoli fa 13. Roba da paperoni

Per decenni, a partire dal dopoguerra, il 13 al totocalcio è stato il sogno segreto di ogni italiano, più delle fatidiche mille lire al mese. Oggi è stato il Napoli di Spalletti a realizzare un 13 milionario. Tante sono infatti le vittorie consecutive fra campionato e Champions. Un record assoluto per la storia degli azzurri. Che di gara in gara si allunga con incredibile scioltezza, accompagnato da un gioco sempre più esaltante e da una voglia di vincere dei ragazzi che fa rabbrividire. E’ un Napoli marziano, con pochi precedenti nella storia. Forse, mai così forte.

Questo Napoli ha fame. Molta. Di vittori prestigiose. I giovani della nuova rosa hanno portato un’aria nuova. L’ambizione si respira a pieni polmoni. La testa dei protagonisti è diversa rispetto agli anni passati. E’ un Napoli fortissimo coi piedi, ma altrettanto energico sul piano nervoso. Epico. Cosicché anche la grande variante del gioco del calcio, il fattore mentale è tutto a favore del gruppo Spalletti. Siamo appena a fine ottobre, eppure stupisce. Tutto gira alla perfezione. Basterà in primis mantenere i nervi saldi, anche quando dovesse arrivare qualche sconfitta o una fase no.

Tutto ciò esalta il popolo e fa ben sperare per il futuro, la crescita esponenziale di tutta la squadra è lampante. Ma dove vogliono arrivare questi! Lontano sussurra forse Diego da lassù, se solo esistesse un Olimpo dove i campioni per l’eternità possono giocar liberi senza più l’assillo del risultato.

A travolgere il Sassuolo, avversario meno vivace degli altri anni ma pur sempre capace di mettere il bastone fra le ruore, è stato soprattutto il rendimento stellare della coppia Osimhen-Kvara. Tripletta del primo, pregiate le rifiniture del secondo, autore a sua volte di un bel centro. Un pomeriggio super per i due gioielli del Napoli in una cornice di commozione, alla viglia del 62 esimo compleanno di Diego Maradona. Il miglior modo di ricordarlo, omaggiarlo, render vivo il suo mito era una partita straordinaria. Ed il Napoli l’ha fatta.

Osimhen ha messo subito le cose in chiaro, con un gol da opportunista in cui c’è stata tutta la furbizia e la ricerca della luce del bomber di razza purissima. Dopo pochi minuti il Napoli è già passato in vantaggio. Poco davvero, ed ha raddoppiato pure: funambolica volata di Kvara, sulla fascia non sua, la destra, assist millimetrico sul quale il nigeriano ha anticipato tutti, di zampa: 2 a 0. Partita in ghiaccio. Il georgiano ha fatto il terzo: magico lo stop, solo un giocoliere arriva a tanto, controllo palla così perfetto e tiro rapidissimo. Un gol da mostrare, ed analizzare, nelle lezioni all’oratorio. Poi Osimhen come un avvoltoio ha fatto il quarto.

Il Sassuolo, messo subito sotto da un avversario inarrestabile, non è stato a guardare e ha provato a rendersi pericoloso. Meret ha avuto anch’egli il suo pomeriggio di gloria. Si è difeso come un polpo. E’ stato tentacolare,  mettendoci spesso i piedi alla Garella.

Conferme su conferme ora Spalletti ed i suoi ragazzi potranno godersi dall’alto del loro vantaggio le sfide delle concorrenti in tivvù. Per l’Inter l’avversario appare morbido come un pelouche. La trasferta del Milan a Torino di domani, invece, potrebbe riservare più di un’insidia per il gruppo Pioli. Ma con un Napoli così, insomma, le milanesi dovranno sudarsela l’eventuale rimonta.

Il Liverpool addirittura è avvisato per la super sfida di martedì. A Bergamo poi Spalletti avrà l’ennesimo esame di maturità. Sin qui la sua resa è da secchione. Evviva per i colori azzurri.

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